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Cambia l'antico messale. di Andrea Tornielli Fonte: IlGiornale.it, 20-01-08 |
Benedetto XVI, l'antico Messale lo ha appena riammesso che già lo cambia! Ha deciso infatti di riformulare il testo della preghiera per gli ebrei contenuta nel messale tridentino. Sparisce il riferimento all’«accecamento» del popolo ebraico... Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi |
Benedetto XVI ha deciso di riformulare il testo della preghiera per gli ebrei contenuta nel messale tridentino liberalizzato dal recente Motu proprio «Summorum Pontificum»: la pubblicazione del nuovo testo, interamente riformulato, dovrebbe avvenire a giorni. Sparisce il riferimento all’«accecamento» del popolo ebraico. La nuova versione entrerà in vigore già nelle celebrazioni dei fedeli che seguono il rito antico della prossima Settimana Santa. |
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(1) Per una più sicura riuscita del progetto ratzingeriano, suggeriamo una correzione alla fonte, la correzione di quella lettera paolina... (2) È davvero strano, per non dire assurdo, che gli ebrei si preoccupino della liturgia di una fede che non è la loro, di una fede che aborriscono. Ma ancor più assurdo è la supina accettazione della volontà ebraica da parte del Papa!
(3) Una tale conclusione è tutta da dimostrare e rimane, comunque, illogica. Sarebbe cone dire: taciamo la verità, altrimenti si ha l'antisemitismo. Ma è facile obiettare che non è né bene né giusto tacere la verità e che è una illogica conseguenza pensare e credere che i cattolici odino e detestino tutti coloro che, essendo fuori della verità, non sono cattolici. |
Vescovi e prelati impegnati nel dialogo con il mondo ebraico hanno sollecitato la Santa Sede a intervenire e un’apertura in questo senso era stata manifestata lo scorso luglio dal cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone che, a Pieve di Cadore, aveva parlato della possibilità di una correzione. Benedetto XVI ha approntato una bozza per la nuova preghiera che dovrebbe essere pubblicata nei prossimi giorni dalla Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti. Secondo alcune indiscrezioni, nella nuova versione, pur essendo stati omessi i passaggi ritenuti offensivi dagli ebrei, sarebbe comunque rimasto l’accenno al vecchio impianto della preghiera, quello alla conversione. Proprio su questo argomento era intervenuto il segretario della Congregazione per la dottrina della fede (dal 2003 al 2005 vice dell’allora cardinale Ratzinger), monsignor Angelo Amato, spiegando al quotidiano Avvenire che «nella messa noi cattolici preghiamo sempre, e per primo, per la nostra conversione. E ci battiamo il petto per i nostri peccati. E poi preghiamo per la conversione di tutti i cristiani e di tutti i non cristiani. Il Vangelo è per tutti». Andrea Tornielli |
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